Covelli prende le distanze dall'Alleanza: «Il vostro civismo è andato a farsi benedire»

TERAMO – Prende le distanze Alberto Covelli dal cartello di liste rappresentate da Alleanza Civica, dopo la decisione di aderire ad eventuali primarie per l’individuazione del candidato sindaco all’interno di una coalizione di centrosinistra. Il candidato sindaco di Popolari per Teramo e Abruzzo Insieme lo fa anche con toni duri, per sottolineare l’abbandono da parte di questi di un vero progetto civico. «Qualcuno – dice Covelli – evidentemente ancora una volta ha confuso il civismo come una sala d’aspetto per opportunità più succose, scordandosi il p assato anche recente in nome di una fetta di potere, rinnegando le proprie posizioni e soprattutto anche le invettive, in nome di una poltrona migliore».  Secondo Covelli «a destra gli accoltellati alle spalle fanno la pace con i propri accoltellatori, a sinistra i precedenti censori dell’incompetenza dell’opposizione fanno la pace proprio con quelli da loro apostrofati come incompetenti… con buona pace della coerenza». Le critiche più profonde sono indirizzate al fatto che a 50 giorni dal voto tutti sono ancora concentrati sulla «ricerca del nome spendibile, del candidato Sindaco piacente e che magari sia docile e manovrabile dalle varie anime delle coalizioni, senza nemmeno far finta di avere un programma elettorale o una progettualità condivisa».
Difficilmente sui due fronti sarà possibile interrogare i cittadini, le associazioni, i commercianti per ascoltare le loro istanze, magari rifacendosi a un copia e incolla di qualche altro programma elettorale, «tanto a Teramo sono convinti – dice Covelli – che le clientele siano più importanti di un programma quinquennale». C’è il baratto nell’interesse dei cosiddetti ‘civici’ per il candidato sindaco vicino alle posizioni dell’ex assessore comunale Alfonso Dodo Di Sabatino Martina, che chiude con una previsione per Alleanza Civica: «In bocca al lupo ai nostri amici, siamo sicuri che Cavallari ed il PD li accoglieranno a braccia aperte, come nella migliore tradizione del locale partito democratico».